La realtà virtuale per un teatro immersivo

Scritto da: Laudonia Francesco, Pivari Livia. Foto di: Valentina Zanaga ph


Il teatro incontra la fantascienza al festival Tensioni, grazie al lavoro da regista di Elio Germano, con “così è (o mi pare)”.
Uscita per la prima volta nel 2019, questa reinterpretazione dell’opera pirandelliana “Così è (se vi pare)” catapulta lo spettatore nel corpo di uno dei suoi personaggi, grazie alla realtà virtuale.

Attraverso gli occhi dell’anziano patriarca assistiamo alle contorte vicende della famiglia Laudisi, ossessionata dall’idea di scoprire la verità celata dietro alle storie sulla signora Ponza. Più volte ci ritroveremo a domandarci: quale versione è quella reale? Ha ragione il marito o la madre?
Entrambi e nessuno dei due…Questione di prospettiva.


Unico difetto dell’intera esperienza è la pesantezza e il leggero senso di nausea dovuto al prolungato uso dei visori, che a tratti rende faticoso apprezzare a pieno l’eccellente recitazione degli attori. Quest’aspetto negativo è però compensato dall’unicità e originalità dell’avventura 360°, letteralmente!