Intelligenza musicale, è veramente creativa?
Articolo di Armigliato Emma, Fabbris Valentina e Rossi Anna.
Sapete qual è la differenza fra anima e intelligenza artificiale nel mondo della musica?
Gli studenti dei licei Celio Roccati e Paleocapa hanno avuto l’opportunità di incontrare e partecipare attivamente ad un laboratorio a cura di Alex Braga, un ricercatore e sperimentatore musicale.
L’artista ha creato un’intelligenza artificiale chiamata “A-MINT : Artificial Music Intelligence” assieme a due professori dell’Università RomaTre Antonino Laudani e Francesco Riganti. Il suo scopo è, come afferma il suo inventore, ” aiutare l’artista ad aumentare ed espandere le proprie capacità”.
Cos’è per te l’intelligenza artificiale? Pensi che questa possa in un qualche modo sostituire l’essere umano? Sono alcuni quesiti che Braga ha posto a dei ragazzi del pubblico e successivamente ha spiegato come la pensa: “L’intelligenza artificiale è una tecnologia inventata e usata dall’uomo e non ha lo scopo di sostituirci; non dovete temerla poiché ci sarà sempre una mente umana dietro lo strumento, quindi siamo noi a scegliere per quale scopo utilizzarla.” Con queste parole voleva farci capire che il digitale non è reale.
Successivamente Alex Braga ha dato la possibilità ad alcuni ragazzi di “giocare” con la sua invenzione e creare una melodia unica; al tocco di un tasto si poteva udire una sinfonia di suoni i quali, messi insieme, componevano una melodia. Da queste performance improvvisate si è capito come l’A-MINT è uno strumento che arricchisce e non sostituisce l’artista.
In conclusione la risposta alla nostra domanda iniziale è no, l’intelligenza artificiale non è e non sarà mai creativa come sa esserlo l’uomo.