Grafica Tensioni 2022

Geografia delle relazioni: Quarta edizione

Il Festival Tensioni è pluralità di linguaggi, connessioni con altre forme del sapere, incroci e contaminazioni. Il nostro obiettivo è rendere la cultura accessibile a un numero sempre più ampio di persone generando nuove forme narrative, coinvolgendo emotivamente i nostri interlocutori, rendendoli curiosi, attivi e partecipi.

Nelle scorse edizioni abbiamo esplorato insieme la “Geografia delle relazioni” umane, l’ambito sconfinato delle relazioni interpersonali e sociali, i concetti di identità e di genere.

Questo quarto anno segna al contempo un nuovo inizio e una continuazione del nostro percorso. Partendo dal presupposto che nessuna relazione possa prescindere dall’ambiente che ci circonda, abbiamo deciso di dedicare questa edizione del Festival interamente all’indagine dei nostri rapporti con l’ecosistema in cui siamo immersi.

Leaf aridity map
“Leaf aridity map” realizzato da Ida Studio
Globe climate neuron
“Globe climate neuron” realizzato da Ida Studio

Il focus di quest’anno

Da più di vent’anni i cambiamenti climatici, l’inquinamento, i disastri ambientali, i conflitti, sono un’emergenza che si fa sempre più allarmante. Ecosistemi naturali e artificiali mai come ora convivono sul sottile limite di un collasso, in quanto le ingerenze delle attività antropiche sembrano minare strutture ed equilibri millenari. Cosa possiamo fare per cambiare davvero le cose?

Traendo spunto dal saggio di Félix Guattari “Le tre ecologie”, esploreremo i modi plurali in cui l’uomo può ricostruire una relazione sugli assi ambientale, sociale e soggettivo.

In due giornate dense di incontri, esposizioni, performance e iniziative rifletteremo insieme sulle nostre responsabilità nei confronti dell’ambiente e della società, come sempre senza avere la pretesa di conoscere tutte le risposte, ma con l’audacia intellettuale di non nasconderci di fronte alle domande più complesse.

L’identità grafica del Festival Tensioni 2022

“Leaf aridity map” / “Globe climate neuron” / “Human hand microplastics” sono i tre quadri realizzati da Ida Studio per descrivere in immagini l’identità di Tensioni 2022, mescolando micro e macro, sintomi con sistemi, emergenze con scenari .

Per restituire la pluralità della prospettiva futura, in un contesto però controverso e ambiguo, Ida Studio ha scelto di sfruttare la provocazione di generare immagini attraverso le intelligenze artificiali. Una di queste, Midjourney, si basa su un GPT-3 (Generative Pre-trained Transformer), cioè un modello di linguaggio di OpenAI, in grado di generare immagini sulla base di input testuali. Grazie al continuo inserimento nel sistema di input, l’intelligenza artificiale viene “allenata” tramite l’analisi di immagini e testi, e apprende i meccanismi del linguaggio e della percezione umani.

I titoli dei tre quadri, che coincidono con gli input forniti all’intelligenza artificiale, ne rappresentano quindi non solo il contenuto, ma l’elemento primario e fondante della loro creazione. Una provocazione che fa riflettere sul ruolo della creatività, sui parametri percettivi con cui osserviamo le immagini, sulla linea di demarcazione tra reale e digitale.

Human hand microplastics
“Human hand microplastics” realizzato da Ida Studio
 

L’appuntamento al Festival Tensioni è per sabato 1 e domenica 2 ottobre con un’inaugurazione nella serata di venerdì 30 settembre.

Eventi, ospiti ed attività in programma saranno svelati nei prossimi giorni, su questo sito e sui nostri canali Facebook e Instagram.

Se hai perso le precedenti edizioni del Festival, puoi recuperarle qui: