A cura di Matteo Grasselli, Ines Mariotto, Anna Rossi

Tre scene di danza virtuale ambientate in tre mondi completamente differenti; due danzatori in una maestosa biblioteca, forse di un immaginario castello ottocentesco, i cui corpi ondeggiano come incollati su una pedana di legno si avvicinano fino ad incrociarsi con movimenti lenti, leggeri ed armoniosi. il loro legame si divide, come i loro corpi, che scambiandosi tornano alla posizione di partenza.

Un carcere malmesso, animato da tre figure spaventose caratterizzate dalla loro grandezza fisica e dai comportamenti inquietanti: un giovane con atteggiamenti folli e angoscianti, una bambina saltellante dallo sguardo inespressivo e una donna col volto coperto da lunghi capelli scompigliati danzano su una melodia tribale.

Infine sagome bianche ambientate nello spazio che, accompagnate da una musica angelica, si rigirano su se stesse in modo ripetitivo.

una produzione italiana in materia di realtà virtuale curata dalla Fondazione Nazionale della danza Aterballetto che si basa sul concetto di sogno e delle storie che genera il nostro cervello mentre dormiamo.