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ADOLESCENZE FLUIDE

GIUSEPPE BURGIO

Durante la mattinata di oggi, sabato 2 ottobre, si è tenuto presso il teatro A del Censer a Rovigo l’incontro “adolescenze fluide” del professore Giuseppe Burgio.  Dopo i contributi iniziali del direttore artistico Claudio Ronda e dell’assessore alla cultura e all’istruzione Roberto Tovo, Marco Cappato, studente del Liceo classico Celio, ha introdotto l’ospite. Il professore ha trattato un ventaglio di argomenti per quanto concerne la sessualità nell’adolescenza.

La prima tematica affrontata riguarda gli strumenti fisici -masturbazione, prime relazioni, sesso occasionale e lo stigma che lo circonda- e mediatici -teen drama e pornografia- degli adolescenti per conoscere, sperimentare e rappresentare la propria sessualità. Attraverso statistiche, sondaggi, esperimenti sociali e ricerche, Burgio ha illustrato come la libertà sessuale, un tempo oggetto di tabù, ora sia eticamente accettata, anche nei rapporti occasionali e senza coinvolgimenti sentimentali. Definisce l’adolescenza “esperienza di gioco”. Il discorso è stato declinato dalla differenza fra “purezza femminile” e “maschilità machista”. L’argomento si è poi spostato ad analizzare il fenomeno dell’intermedialità nelle serie televisive per giovani, ovvero come l’opinione pubblica espressa con l’uso dei social media può cambiare l’intero andamento della trama: allarga la rosa delle esperienze formative che gli adolescenti vivono in prima persona o possono immaginare. Ha posto poi al pubblico la domanda “che cos’è l’eterosessualità?”, rispondendo che una volta era considerata una “norma di vita”, oggi invece “un’estetica sessuale tra le altre”. Nonostante la maggior parte degli adolescenti si definisca eterosessuale, gli orientamenti sono molteplici e talvolta non etichettabili, cita per esempio l’etero flessibilità e la bi-curiosità. La classificazione degli orientamenti che conosciamo quindi è datata poiché non coincide con la realtà che eccede le sue categorie; difatti la sessualità varia dal punto di vista storico e sociale e si evolve con il tempo, non è un monolite, è una cosa estremamente dinamica e complessa.

Giuseppe Burgio conclude rassicurando i giovani: “tutti gli adolescenti devono sapere che sono perfetti così come sono” e “Nessun adolescente può essere lasciato indietro”.

Asia Chiarion Sileni, Martina Frigeri, Sara Bregolato.